IMPRINTING

I LUOGHI DELL' IMPRINTIG Devo riflettere su un luogo che è rimasto nella mia memoria tanto da crearmi " un' impronta interiore"......ma...ho un luogo dell'imprinting...?! Se si cosa mi ha colpito di quel luogo tanto da formarmi..?! e soprattutto l'ho saputo cogliere quel luogo??.....allora inizio a pensare....i pensieri si confondono ed interagiscono tra loro, il luogo è dato da un'immagine o da un'azione compiuta in quel luogo???  Perche' pensandoci forse ho tanti piccoli imprinting che convivono in me...E' il mio garage?? Il laboratorio dove con attrezzi e materiali ho conosciuto e scoperto inconsciamente cosa voleva dire creare e costruire, tagliando, martellando, avvitando e colorando, giochi o costruzioni precarie??!!E' stato lo studio da disegno di mio zio dove da piccolo cercavo di progettare gioielli come faceva lui di professione??!!E' la mia terra?? L' ambiente delle forre ??!!E' il mare??!! dove fin da piccolo mi sono sempre immerso trovando la mia tranquillità??!!Oppure è la città di Bologna che mi ha accolto e si è fatta conoscere con i suoi portici??!!....Forse scavo troppo nella mia memoria...e soprattutto di uno devo parlare.Il luogo che mi viene in mente è un percorso del passato, la Tagliata di Fontibassi ( o via cava ) che si trova lungo il Rio Maggiore nel mezzo tra il territorio della necropoli Etrusca, sulla via Amerina, e Civita Castellana.Per arrivare in questo luogo bisogna percorre un percorso immerso nel fondovalle della forra che costeggia il Rio Maggiore.E' un sentiero di circa 3 km non molto conosciuto e un po’ dimenticato per quanto riguarda la manutenzione che viene fatta, fortunatamente, da volontari che si armano di attrezzi e sistemano il percorso rendendolo minimamente sicuro e fruibile.Appena iniziata la camminata per raggiungere la tagliata ci si trova immersi nella natura, dove la vegetazione si mostra in tutta la sua creazione, distruzione ed in tutto il suo indisturbato ciclo di vita. Gli alberi, per lo più faggi, spiccano verticalmente per circa
30 m. spuntando dalla forra per cercare di captare la luce, le felci, i fiori, il muschio, il fosso, gli alberi morti e caduti che creano linee oblique, orizzontali oppure in alcuni punti anche ponti naturali sul torrente determinando un nuovo passaggio utile ad esplorare la sponda opposta che non è servita da nessun sentiero, o rocce tufacee immense che sono parte di parete della forra ormai ceduta; tutte queste forme e questi elementi naturali creano un paesaggio fiabesco e surreale che ti accompagna fino al punto di interesse. In questo sentiero da piccolo mi fermavo a guardare le piccole felci nascere in primavera con il sottofondo musicale degli uccelli, immaginavo altri percorsi che passavano saltando da un tronco all'altro e da sponda a sponda.Una volta arrivati sul punto di interesse ci si trova davanti a un gigantesco masso, che è parte della parete della via cava che ha ceduto ed ora si poggia su una parete tufacea lasciando un’ apertura triangolare che è ormai un tunnel d’ingresso alla via cava, passato il tunnel si apre questa strada, uno scavo accurato che resiste al tempo, e percorre un lungo tratto di circa 600 m.Le pareti sono alte circa 10 metri e aprono una finestra sul cielo che prima era impossibile da scorgere se non dalle fronde degli alberi.
Un luogo che mi ha stupito per la sua potenza percettiva, sembra sentire ancora le persone muoversi e camminare, ricordo che da piccolo l’impatto con questa struttura in un luogo cosi naturale mi ha spiazzato, ero abituato all’idea della tomba etrusca della scavo e della manipolazione della roccia da parte della civiltà etrusca, ma non avevo mai visto un’infrastruttura cosi.Il rapporto natura uomo in quell’immagine mi sembrava chiaro , l’uomo ha lasciato il suo segno definitivo e indelebile, di uno spazio maestoso e chi induce al movimento, integrandosi in un ambiente naturale fatto di spazi stretti e visuali bloccate da barriere naturali.

IL PERCORSO VERSO LA TAGLIATA

GLI ALBERI CADUTI SUL RIO MAGGIORE


  
IL PERCORSO IL FOSSO ED I FRASSINI

LE LINEE DEL BOSCO


LE GROTTE PRESTORICHE
L'ENTRATA DELLA TAGLIATA
LE PARETI
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